
LE SENTINELLE DELLE STORIE
Perché servono le Sentinelle
Oggi quasi tutto viene chiamato “cultura”: sagre, festival, mostre, spettacoli amatoriali, saggi della scuola di musica, stagioni teatrali professionali…
La comunicazione che viene fatta, non solo da chi organizza ma anche da chi amministra, tende a equiparare tutto sotto la nomenclatura di “evento culturale”.
Secondo noi questo è sbagliato, perché andrebbe fatta una differenziazione in base al valore nutriente dell’evento.
Non tutte le esperienze, infatti, nutrono allo stesso modo.
Cos’è un evento culturale?
Per noi, un evento culturale è un’esperienza che mette in circolazione storie, linguaggi e forme espressive capaci di generare significato, relazione e memoria condivisa.
Ma dentro questa definizione rientrano realtà molto diverse, che meritano di essere distinte:
A) Eventi a prevalenza sociale/aggregativa
Fanno parte di questo gruppo le sagre, le feste popolari, gli spettacoli amatoriali, i saggi scolastici ecc. La funzione principale di questi eventi è stare insieme, rafforzare il senso di comunità e il loro Nutrimento è prevalentemente relazionale, affettivo, identitario.
B) Eventi a prevalenza culturale/trasformativa
Questo gruppo è composto da stagioni teatrali professionali, concerti d’autore, festival letterari, mostre curate, ecc. La funzione principale che svolgono è quella di aprire nuove prospettive, stimolare pensiero critico, generare emozioni profonde e il loro nutrimento è estetico, cognitivo, esistenziale.
Entrambi hanno valore, ma equipararli significa impoverire entrambi:
• la socialità rischia di sostituirsi alla crescita,
• la ricerca artistica rischia di non trovare spazio.
Chi sono
Le Sentinelle non sono critici in senso classico né esperti.
Sono cittadini consapevoli (ragazze, ragazzi, adulti) che scelgono di lasciare una testimonianza dopo aver vissuto un’esperienza culturale.
Lo fanno a partire da una domanda: Questa storia mi ha nutrito?
A partire da lì, si aprono altre domande fondamentali, ispirate ai criteri dell'ascolto narrativo che guidano tutto il progetto:
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Che effetto ha avuto su di me?
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Cosa mi ha lasciato?
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Chi racconta, che tipo di relazione vuole instaurare con me?
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A chi potrebbe far bene questa storia?
Le Sentinelle non giudicano, non valutano lo stile o la tecnica. Custodiscono il senso di ciò che hanno vissuto e condividono la propria esperienza con parole semplici, comprensibili a tuttə. Condividendo la loro risposta, diventano filtri di senso e attivatori di desiderio culturale.
Dove agiscono oggi le Sentinelle
Per dare visibilità a queste testimonianze e favorire la condivisione e il dialogo tra le persone, abbiamo scelto di raccogliere i contributi delle Sentinelle in una community su Facebook.
Lì ogni persona può condividere in modo semplice e immediato una storia che l’ha nutrita: un libro, un film, uno spettacolo, un podcast, una canzone, un quadro, una mostra…
Non serve essere esperti: chiunque, con un piccolo gesto di cura, può diventare Sentinella. Basta raccontare perché quella storia ha lasciato un segno.
Il gruppo non è uno spazio per giudicare o criticare le proposte altrui, ma un luogo in cui raccogliere storie che ci fanno bene. Per unirti alla community e contribuire:
🔗 Visita la pagina Facebook "Le Storie ci Fanno"
Cosa fanno
Le Sentinelle:
• osservano cosa accade dentro e fuori di sé durante un’esperienza;
• testimoniano il valore benefico di un’opera;
• orientano chi cerca storie autentiche;
• proteggono chi crea cultura con qualità e onestà.
Una nuova grammatica per scegliere
Le Sentinelle usano gli stessi criteri che ogni ascoltatore può adottare per sé, ma li traducono in domande semplici, comprensibili e utili alla comunità.
Non danno voti, non classificano stili.
Aiutano a distinguere ciò che nutre da ciò che è solo rumore, con domande semplici ma potenti:
🎭 Lo spettacolo chiedeva ascolto attivo o era solo intrattenimento?
📖 Il libro ha accompagnato o lasciato solo il lettore?
🎧 La voce del podcast ha risvegliato domande o si è limitata a riempire tempo?
🎵 La canzone ha costruito immaginari e connessioni, o solo jingle ripetuti?
Il loro sguardo è relazionale, non estetico.
Perché oggi sono fondamentali
Non tutte le storie fanno bene.
Alcune accendono empatia e pensiero critico, comunità.
Altre intorpidiscono, consumano, isolano, confondono.
Le Sentinelle ci aiutano a riconoscere la differenza.
Così sostengono chi lavora con cura, proteggono la cultura che genera benessere e restituiscono dignità alle esperienze che meritano.
In sintesi
Le Sentinelle sono cittadini attivi che educano alla consapevolezza narrativa e testimoniano il valore benefico delle esperienze culturali.
• Non criticano, custodiscono.
• Non giudicano, orientano.
• Aiutano a distinguere ciò che nutre da ciò che confonde.
Scegliere una storia che fa bene è oggi un atto civile.
Un modo per prenderci cura di noi, degli altri, e di ciò che ci tiene umani.
