
Viviamo
immersi
nelle storie
Ogni giorno veniamo a contatto con decine di storie: social, serie, libri, pubblicità, canzoni, podcast, racconti di chi ci sta vicino, ecc...
Ma tutte queste narrazioni non sono semplice "intrattenimento".
Oggi, grazie alle neuroscienze, sappiamo che le storie ci formano, ci emozionano, ci influenzano, anche quando non ce ne accorgiamo.
Vi è mai capitato di guardare un telegiornale, seguire un talk show politico o di attualità, leggere un post sui social, partecipare a una discussione tra amici o parenti,
ascoltare una canzone… e alla fine sentirvi più irritati, nervosi o arrabbiati che arricchiti?
Succede perché non tutte le storie ci fanno bene.
Alcune ci nutrono: ci aprono, ci connettono, ci fanno crescere.
Altre invece no : ci lasciano addosso ansia, rabbia, confusione, isolamento.
La differenza non sta solo nel “quanto sono belle” o “quanto piacciono”,
ma nel tipo di legame che attivano tra chi racconta e chi ascolta.
“Una storia diventa nutrimento quando nasce
dall’intento di chi racconta di condividere e arricchire,
e dall’ascolto attento e consapevole di chi la riceve.”
Tutto il resto è solo rumore che non ci nutre.

Allenare lo sguardo narrativo
Per distinguere le storie nutrienti non basta il “mi piace / non mi piace”.
Serve allenare uno sguardo consapevole: osservare cosa accade dentro e fuori di noi mentre viviamo una storia.
Non è giudizio: è consapevolezza

Strumenti per orientarci
I nostri progetti
Il progetto Le storie ci fanno porta questa consapevolezza nelle scuole, biblioteche, teatri, festival e comunità.
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